masterplan

Italian Living Culture

Alta e bassa densità separate da 10 ettari di parco: la nuova città integra il paesaggio esistente e crea quello dei servizi per la nuova comunità.

The Italian Living Culture è un masterplan caratterizzato da due elementi fondamentali. Il primo è una forte integrazione con il paesaggio che rispetta le principali caratteristiche del sito favorendo la geometria del terreno e utilizzando l’esistente sistema di accesso. Il secondo è dato dalla variabile densità che vede, più a diretto contatto con la strada che collega Ulan Bator con l’aeroporto, le parti di nuova edificazione più dense e il restante sviluppo urbano caratterizzato da densità che gradatamente si riducono verso le aree destinate alla residenza di livello superiore.

L’idea del nuovo insediamento è caratterizzato infatti dalla integrazione tra due differenti paesaggi. In primo luogo, la parte più compatta della città, un’area intensamente abitata e progettata per edifici commerciali, residenze e spazi pubblici. La città compatta rappresenta il principale accesso  e diventa l’elemento orientativo e di attrazione dell’area. In secondo luogo la parte a minore densità destinata a ospitare ville di diversa dimensione ognuna caratterizzata da uno spazio aperto privato.
Tra le due parti, un parco urbano di circa 10 ettari che diventerà lo snodo funzionale tra i due diversi ambienti, luogo di integrazione e, insieme, di distinzione tra la zona più urbana e quella suburbana.
Il forte elemento di innovazione, rispetto ad altre arre di suburbanizzazione che si vanno a costruire intorno alle grandi città capitali in tutto il mondo, è proprio nella contiguità e vicinanza tra questi due ambienti. Questa contiguità permetterà forme di integrazione tra i due ambienti e la possibilità, per chi abiterà nella zona a bassa densità, di fruire di servizi (commercio, istruzione, intrattenimento, ecc.) che solo la massa critica della città compatta può permettere di garantire e far funzionare.   Ognuna delle due città – quella a bassa densità delle ville e quella della città compatta – avrà la possibilità di vivere in una forte autonomia funzionale e simbolica, il parco, il centro sportivo, i grandi edifici pubblici sono i luoghi dove è possibile l’integrazione e la comunicazione tra questi due mondi.

Il nuovo insediamento si confronterà con condizioni climatiche differenti. La neve, il verde della stagione calda e il rosso della terra nelle stagioni intermedie sono i tre grandi sfondi di colore su cui si colloca il nuovo sistema abitativo. I materiali dei rivestimenti esterni terranno conto delle diverse condizioni ambientali ma anche delle differenti situazioni cromatiche. Il paesaggio cangiante garantirà all’architettura di confrontarsi in ogni stagione con condizioni nuove e mutevoli.
Proprio per questo abbiamo scelto di proporre un principio architettonico non mimetico. L’architettura si colloca nel paesaggio lasciando la possibilità di apprezzarne le caratteristiche ma individuando chiaramente il suo ruolo. Il nuovo ambiente sarà un paesaggio abitato, un luogo dove natura e costruito si fondono senza sovrapporsi ma svolgendo ognuno compiti ben precisi e distinti.

La città compatta è il nucleo centrale e rappresentativo del nuovo insediamento. La sua natura è quella di ospitare i luoghi centrali della nuova comunità ma anche di essere la vetrina rappresentativa di un nuovo modo di abitare rispetto ai flussi che si muovono tra aeroporto e città. La città a bassa densità è composta dalle Landscape Villas (Patio, Tower, Terrace and Mansion), poste alle pendici del rilievo, con spazi aperti di proprietà più ampi, e le Garden Villas, poste a sud dell’insediamento, più densamente distribuite e con uno spazio aperto di proprietà più ridotto.