housing sociale

Housing sociale Sarpi-Bramante

Per volontà del Fondo Immobiliare Cà Granda, un housing sociale nel quartiere Sarpi: facciate storiche celano cortili abitabili e permeabili.

Via Sarpi è unica. La sua è la storia di un pezzo di Milano – di un antico borgo milanese – che assume un ruolo centrale nella internazionalizzazione della città già dall’inizio del Novecento. In questa via c’è un’essenza milanese, la densità estrema, la presenza capillare dei negozi, la sezione stradale dove convivono diversi flussi, il carattere anonimo e corrente dell’architettura dell’Ottocento e del Novecento, che Sarpi ha miracolosamente salvaguardato anche a fronte del fatto che è stata teatro di incredibili innovazioni: la presenza del commercio e dell’artigianato etnicamente connotato, la pedonalizzazione degli anni recenti e il mantenimento di un carattere dell’abitare storico.

L’intervento di totale rinnovo dell’isolato tra le vie Sarpi, Bramante e Niccolini, tende ad assumere questa unicità nelle sue declinazioni principali e a delinearne una nuova prospettiva futura mantenendone i caratteri salienti. In primo luogo, l’estrema densità, tipica dei borghi milanesi ma più accentuata che altrove in via Sarpi. In secondo luogo la varietà abitativa, che ha visto, tra i borghi milanesi, Sarpi come elemento di “resistenza” con processi di gentrificazione che, se pure ci sono stati, non hanno modificato il carattere generale del quartiere. In terzo luogo, la forte integrazione con il commercio che, in questo caso, è ancora più spinta dalla presenza di spazi comuni e commerciali.

L’intervento prevede la realizzazione di circa 200 appartamenti, che per volontà del Fondo Immobiliare Cà Granda saranno in regime di housing sociale: il PGT infatti non lo aveva destinato a tale scopo. Il progetto architettonico consiste nel mantenimento della facciata esistente sulle vie Sarpi, Niccolini e Bramante, la demolizione e ricostruzione in sagoma dei corpi edilizi su strada con il recupero dei sottotetti, e la ridefinizione delle corti interne tramite la demolizione dei tre edifici presenti che vengono sostituiti da due corpi edilizi completamente nuovi perpendicolari a via Sarpi.

Le tre nuove corti risultanti (Corte Sarpi, Corte Niccolini, Corte Bramante) costituiscono quindi lo spazio aperto dell’isolato, base della sua apertura e relazione con la città, e hanno caratteristiche differenti: se Corte Sarpi è aperta al pubblico (con un bar con terrazza, spazi per makers lab e gestore sociale), Corte Niccolini e corte Bramante hanno un carattere più domestico, sono sostanzialmente dedicate ai condomini e ai servizi loro dedicati. Questa differenza del carattere pubblico e collettivo delle corti è una significativa reinterpretazione del carattere dei cortili milanesi, spesso costruiti in serie, spesso caratterizzati da una gradualità di “apertura” all’esterno. Verso strada invece viene preservato il carattere commerciale caratteristico del quartiere attraverso esercizi commerciali di vicinato e una media superficie di vendita. Gli appartamenti saranno serviti da un parcheggio sotterraneo su due piani. L’intervento ospiterà anche la nuova sede milanese di Fondazione per l’infanzia Ronald Mc Donald.

L’avvio del cantiere è previsto per il primo quadrimestre del 2023 e si stimerà della durata di 3 anni.

Housing sociale Sarpi-Bramante