Incubatore per l’arte
Una galleria coperta tra la città e il nuovo parco, una casa per le associazioni flessibile nel distretto di Porta Nuova
progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione artistica - 2006 / 2010 - realizzato
Milano (Italia)
Il progetto dell’Incubatore per l’arte si inserisce all’interno di Porta Nuova, uno dei più vasti piani di recupero di aree dismesse nel centro di Milano, nel quartiere Isola.
E’ collocato ai margini superiori del futuro parco pubblico “Biblioteca degli alberi” (progettato da Petra Blaisse e Inside Outside), in diretta relazione con la vicina Fondazione Catella e il nuovo giardino annesso, costituendo con questi un nuovo significativo spazio di socializzazione e incontro. Detto “Stecca 3.0”, l’architettura è una casa per associazioni, attività socio-culturali e artigianali che si sviluppa su due piani: al piano terra si trovano gli spazi dedicati a laboratori, e al primo piano uffici e aule per corsi. Sia al piano terra che al primo piano ci sono degli spazi flessibili aperti, per accogliere a rotazione corsi, workshop, seminari, dibattiti pubblici, cene sociali. Il nuovo edificio di circa 800 mq, che sostituisce nella consistenza volumetrica e nel sedime un precedente edificio a carattere industriale, vuole recuperare e ricordare, nell’utilizzo di materiali come la lamiera metallica e l’impiego di tecniche di costruzione semplici, il carattere produttivo dell’area. Da un punto di vista volumetrico, l’edificio si offre come una sorta di galleria coperta, un passaggio tra la città e il nuovo parco. Esternamente, l’edificio si presenta come un semplice parallelepipedo arricchito da alcuni elementi che mediano tra lo spazio interno e quello esterno e che servono ad amplificare lo spazio per le attività all’aperto anche durante le giornate di brutto tempo; verso sud un grande spazio copre la gradinata che viene usata come anfiteatro, mentre verso est una tettoia a sbalzo ripara l’ingresso. L’edificio utilizza dispositivi di risparmio energetico e sostenibilità, come pannelli solari e fotovoltaici ed una pompa di calore ad emissione zero per climatizzare l’ambiente.