Punta Murena
Un borgo marino di eccezionale qualità ambientale e architettonica: villa Brunati e i suoi 10 padiglioni in un giardino tra l’Aurelia e il mare.
progetto preliminare, definitivo, direzione artistica - 2016 / in corso
Punta Murena, Alassio (Italia)
Sul promontorio di Punta Murena ad Alassio, tra l’Aurelia e il mare, sorgeva da anni in abbandono il complesso di Villa Brunati: un edificio di pregio di inizio Novecento immerso in un giardino ricco di essenze secolari che si dispiega su un forte pendio, e giunge fino al mare con una spiaggia privata.
Il complesso nel tempo è stato più volte sottoposto ad interventi, con una incisiva trasformazione negli anni Sessanta che ha previsto l’aggiunta di 10 bungalow prefabbricati in legno che hanno intaccato fortemente l’unitarietà dello spazio aperto, pensato in origine come promenade artistica. Nell’ottica della creazione di un complesso residenziale di lusso, l’intervento prevede il recupero edilizio della villa, nella quale vengono ricavati 5 appartamenti (che possono essere ulteriormente suddivisi fino a 7), oltre alla complessiva valorizzazione paesaggistica dell’area che, frutto di un fitto dialogo con la Soprintendenza di Genova, intende rivalutare la struttura originaria del giardino in rapporto alla villa (assi, percorsi, pendenze). Gli appartamenti nella villa vanno dai 100 ai 200 mq, e i due più grandi al secondo piano possono essere ulteriormente suddivisi: al loro interno sono state mantenute ove possibile le finiture originali, come i controsoffitti decorati e i camini.
Il sistema dei bungalow viene sostituito da 10 nuove unità immobiliari di maggiore qualità edilizia e più attentamente inserite nel paesaggio, costruite in legno e acciaio e “sospese” da terra con una struttura di fondazione puntuale: misurano dai 60 agli 80 mq, e ognuna di esse è dotata di uno spazio aperto di pertinenza affacciato direttamente sul mare, in continuità paesistica e ambientale con il giardino circostante. Le nuove architetture sono costruite a secco, riciclabili e reversibili, e il loro disegno contemporaneo ed essenziale intende esaltare la preziosità dei manufatti esistenti e della natura eccezionale del luogo. Le ville sono rivestite in doghe di legno di larice bruciato di differenti larghezze, utilizzate anche per i pannelli scorrevoli che schermano le ampie finestrature e definiscono le terrazze, con una disposizione più rada che fa entrare la luce. In seguito alla messa in sicurezza e alla ricostruzione dei muri controterra e delle balze del terreno, nel giardino vengono eliminate le piante incongrue, sostituite da nuove specie autoctone. I nuovi elementi arborei hanno il compito di schermare il giardino dalla ferrovia retrostante e, con un apparato radicale significativo, rinforzare il terreno con la pendenza più accentuata. L’accesso alla spiaggia privata avviene tramite un percorso pedonale panoramico, anch’esso ad uso esclusivo del comparto, che si snoda in senso est-ovest per l’intera lunghezza dell’area. Sono previsti dei percorsi carrabili da piccoli mezzi elettrici che possono facilitare il raggiungimento delle unità immobiliari affrontando le forti pendenze del parco che, tra la via Aurelia e il mare presenta un dislivello di circa 35 metri. I parcheggi sono previsti nei pressi dell’accesso carrabile del complesso, e ogni unità dispone di un posto auto assegnato.